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Amarezza

Questo angolo è stato pensato per informare con un pizzico di ironia su quello che succede in Legadue. Purtroppo, già alla terza puntata il nostro sorriso diventa amaro; impossibile infatti scherzare dopo l'ennesima umiliazione che ci offre la pallacanestro nostrana. Verrebbe voglia di piangere e andarsi a nascondere dalla rabbia. Possiamo dire anche di essere lo sport più bello ed emozionante che esista al mondo, ma gestito così c'è un unico sentimento che regala: l'imbarazzo.

Non se la prendano gli amici di Trento, Bologna e Brescia se non si parla delle loro imprese sul parquet, non se la prendano quelli di Scafati se l'esonero del loro coach (dopo tre partite di campionato) passa quasi sotto silenzio, ma sembra doveroso togliersi un attimo lo “smile slammico” e provare a riflettere.

Torno dall'estero ieri sera. Sul treno che mi porta verso casa decido di connettermi a internet per leggere i risultati; mi fermo pochi istanti dopo che si è aperta la pagina del portale. Non ci credo, non ci voglio e posso credere: “la Pall. Sant'Antimo / Napoli esclusa dal campionato di Legadue e tutte le partite annullate”.

Cinque partite ufficiali, tre di campionato, in mezzo mettiamoci pure il tesseramento “fantasioso” di Ricci e gli improbabili ricorsi sventolati ai quattro venti; anzi aggiungiamoci il carico da 90: l'annuncio di Metreveli come rinforzo solo 72 ore prima.

Poi, perdi contro Imola di misura e sparisci. Come se fosse stato tutto uno scherzo, professionisti lasciati a casa, senza un lavoro, senza uno stipendio. Un pubblico illuso, umiliato nuovamente dopo le vicende Maione, Papalia e la “bufala” della stagione in B dilettanti. Napoli in nemmeno 10 anni ha concluso due stagioni, l'ultima con Maione e la scorsa in A dilettanti dove, e bene ricordare, ha partecipato grazie a una “wild-card” della Federazione. Per il resto solo vergogna, tre esclusioni in corso d'opera, questa la più amara di tutte, dopo tre partite. Nemmeno il tempo di imparare i nomi dei nuovi beniamini che è già tutto finito. Ci stringiamo come sportivi agli amici, ai tifosi, ai semplici appassionati di basket partenopei; urliamo ancora una volta il nostro sdegno su chi ha umiliato questa città e su chi ha permesso tutto questo.

Dove erano Lega e Federazione al momento dei controlli? Cosa faceva la ComTec solo qualche mese fa? La domanda è semplice, ma sappiamo già che non avremo mai una risposta: perché è successo tutto questo?

Se si può provare a comprendere, e tollerare a denti stretti, le squadre che chiudono i battenti a fine stagione (per inciso, un numero spropositato che dovrebbe far riflettere in Federazione che qualcosa non funziona ma, evidentemente, non è così) è molto più difficile digerire le squadre che vengono escluse in corso d'opera. Lo scorso anno, sotto silenzio, capitò in B dilettanti a Monfalcone; ma va' bene, erano dilettanti, i controlli sono meno severi. Quest'anno è tornato a succedere nei “professionisti”, ma solo di nome, della Legadue. Categoria dove ci sono i controlli dei conti a inizio anno e quindi, come è possibile che nessuno si sia accorto che Sant'Antimo / Napoli era un “sacco vuoto”? Come è possibile che nessuno si sia accorto che non vi erano le risorse nemmeno per arrivare a Natale? Come diavolo è possibile tutto ciò?

Ma la cosa che “schifa” maggiormente è il fatto che nessuno si sia dimesso (e si dimetterà), che si è già incominciato a giocare allo scaricabarile; nel frattempo queste umiliazioni ogni anno ci perseguitano. E' ancora fresca la querelle del “premio di risultato” (chiamiamolo con il nome giusto che sennò Renzi si arrabbia) che ha permesso a Teramo di farsi un A con la scadenza già ben definita ancora prima di iniziare (non è un mistero: il 99% degli addetti ai lavori era convinta che, terminato il campionato, sarebbe finita l'avventura del basket teramano) e alla Legadue di fare un campionato “monco”. Ristabilito quest'anno il numero “giusto” ecco la nuova vergogna, tre partite per poi dire “Napoli, fuori!”. Ora vorremmo capire il perché nessuno prenda provvedimenti; non vogliamo giustizia sommaria ma solo che dal Coni, o chi per esso, si prenda la briga di commissariare una Federazione che sta screditando un sistema importante come quello della pallacanestro, vorremmo vedere qualche “pezzo grosso” della Lega abbandonare una poltrona, vorremmo, forse molto più banalmente, che qualcuno chiedesse scusa a noi, amanti ed appassionati del basket, per lo scempio che si sta compiendo nell'indifferenza di tutti perché, e sia chiaro sin da oggi, se nelle prossime settimane qualche squadra deciderà di lasciar andare i migliori, e più costosi, giocatori per non aver problemi finanziari, non la biasimeremo; si potrebbe facilmente capire ed accettare questo comportamento. Anti-sportivo diranno in molti, forse; ma come si può accusare di “falsare” un campionato che è già stato falsato in partenza da una Federazione e una Lega chiaramente incompetenti?

by Lorenzo Belli

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