- Nel complesso, Milano vince meritatamente conducendo dall'inizio alla fine. Il primo tempo la squadra è solida e cinica. Abile nelle sfruttare a suo favore i punti deboli della squadra pugliese. I biancorossi limitano il gioco in campo aperto di Gibson&co e martellano la palla sotto canestro. Un Basile in grande spolvero, un Green sugli scudi e un ottimo Hairston in marcatura su Viggiano fanno il resto.
Nel secondo tempo blackout che riporta i pugliesi in partita ma per una volta gli uomini di Scariolo rimangono freddi e conducono in porta la vittoria.
- Brindisi è la classica squadra da corsa del campionato italiano. Talento e punti sono nella mani di Gibson e Reynolds che, insieme a Viggiano, si esaltano quando riescono a giocare in velocità e prendere di infilata le difese, nei primi secondi delle azioni. I lunghi Simmons e Robinson hanno grande atletismo e grande attività sotto i tabelloni, ma se sono costretti a eseguire dei movimenti sotto canestro vanno in difficoltà. Devono essere innescati dai propi esterni. Squadra molto pericolosa tra le mura amiche, che non esce mai mentalmente dalla partita (vedi Bologna e questa sera).
- Dal punto di vista tecnico non si può far a meno di notare come Milano abbia espresso il miglior gioco quando aveva in campo giocatori congeniali al gioco proposto dal suo allenatore. Il parziale che ha portato la squadra biancorossa fino al +19 è frutto del quintetto Green, Basile, Hairston, Melli e Chiotti. Un play che gioca il p'n'r alla grande con il suo centro, un ottimo tiratore da 3 è un ala piccola atletica capace di andare spalle a canestro e di essere pericolosa quando riceve in movimento.
- Bou finalmente in campo nell'ultimo quarto. Partita solida del greco che, oltre alla solita enciclopedia nella metàcampo offensiva, fornisce un'ottima prova in difesa. E' palese che molte delle sorti in questa stagione dipenderanno dal rendimento del greco.
- Davvero complimenti al palazzetto di Brindisi. Da l'impressione di essere uno dei migliori campi della seria A.
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