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Puntualizziamo: Roma-Siena GARA 2

-Sembrava tutto finito. Dopo la sconfitta di gara 1, il -12 a metà terzo quarto sembrava consegnare ufficialmente lo scudetto a Siena. E invece, per chi ancora non l'avesse capito, Roma ha dimostrato ancora una volta di potersela giocare con qualsiasi squadra in qualsiasi situazione e, con una rimonta a cui credevano solo i più inguaribili ottimisti, ha riaperto la serie e compiuto l'ennesima impresa di questo campionato.

-Parliamoci chiaro: è impensabile una Siena che tiri ancora una volta con queste percentuali, così come è scontato aspettarsi un Brown e un Moss decisamente migliori rispetto a quelli visti ieri sera. Però Roma, proprio quando sembrava con un piede nella fossa, ha dimostrato di meritare la vittoria, difendendo decisamente meglio rispetto a soli due giorni prima e correndo, correndo e correndo.

-Siena non gioca male: difesa asfissiante ma efficenza offensiva condizionata da un tiro da tre che, al contrario di gara 1, non vuole proprio saperne di entrare. Così Moss e Brown passano, in due, dai 37 punti con oltre il 50% dalla lunga distanza di gara 1, ai 16 con un complessivo 1/13 da tre. Va bene, la difesa di Roma è stata un'altra cosa, ma forse basta questo per spiegare una sconfitta di misura.

-E fu così che Banchi potè contare, sempre a livello di punti, quasi esclusivamente sul solito Hackett e su un Ortner a tratti devastante, ma anche dominato fisicamente da Lawal nell'altra metà campo. La panchina, fatta eccezione per un poco utilizzato Eze e per Carraretto, sembra non provarci neanche a fare la differenza, pur potendo contare su giocatori di alto livello.

-Siena sul -1 con palla in mano a 2 minuti dalla fine: Hackett fa scorrere un po' il cronometro, poi attacca il canestro e tenta uno scarico sul lato opposto su Carraretto; il pallone capitombola sulle mani di Datome che scatta in contropiede: Moss e Carraretto vengono evitati con un semplice cambio di mano, poi bastano altri 4 di palleggi per il salto, lo stacco da terra e la schiacciata, per creare quello scarto di 3 punti da cui Siena non riuscirà più a rientrare. Chiamatelo Doctor G. Per quello che vale posso dire che dal vivo ha reso molto, ma molto di più.


Goss 6,5; Jones 6; D'Ercole 7; Datome 8; Bailey sv; Taylor 7; Lawal 7,5; Czyz 6,5; Lorant sv

Brown 5,5; Eze 6; Carraretto 7; Kangur 5; Rasic sv; Sanikidze 4,5; Ress 6; Ortner 7,5; Janning 5; Hackett 7; Moss 6,5

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