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Puntualizziamo: Roma-Siena GARA 5

-Sette. Sette scudetti consecutivi, che assieme al primo titolo vinto nel 2004 fanno otto campionati italiani vinti. Di fronte a queste statistiche, lo scudetto vinto ieri da Hackett e compagni sul campo di Roma perde quasi di valore. No, non è così. Nelle ultime sette stagioni mai verdetto fu più incerto; Siena non può vincere un'altro anno: ma dove va senza Pianigiani? Ma che spera di fare con quel Brown in cabina di regia, che non è McIntyre o McCalebb? Ma vi rendete conto che da Lavrinovic-Andersen si è passati a Kangur-Eze? Che brutta fine... Ah! E poi c'è Milano! Dai, ma dove crede di andare Banchi con questo branco di sprovveduti a seguito?
Hanno vinto, hanno vinto di nuovo. E questa volta non avevano neanche il fattore campo a favore come nelle altre sette! Anzi, a dirla tutta erano le avversarie ad averlo: niente da fare, Roma, Varese e Milano sono state spazzate via da una squadra e da una società che semplicemente sa come si vince, lo sa benissimo.

-Peccato che la celebrazione dell'impresa biancoverde debba passare dalla sconfitta di Roma, di QUESTA Roma. Dopo anni passati a buttare i soldi per presunti campioni, la squadra della capitale ha avuto, per la prima volta nella storia recente, l'occasione di vedere per un intero anno questo gruppo di ragazzi fantastici, a cui nessuno dava una lira a inizio campionato, ma che, giorno dopo giorno, hanno reso indimenticabile un campionato che neanche dovevano giocare. Dal terzultimo budget della lega a è uscita una finalista che ha reso vita difficile a chiunque se la trovasse davanti, Siena compresa. Roma ha vinto il suo primo scudetto a Luglio di un anno fa, quando Toti decise di iscrivere la squadra poche ore prima che terminasse il tempo a disposizione per farlo; poi ne ha vinto un altro quando Gigi Datome, semplicemente il più forte giocatore che abbia vestito questa maglia nella storia recente (o quanto meno quello che ha regalato di più in termini di emozioni), ha scelto di restare, riducendosi lo stipendio, alla faccia delle offerte che fioccavano da mezza  italia; un altro scudetto è stato vinto a ottobre, in quel Pesaro-Roma di inzio campionato: partita al cardiopalma contro una squadra che doveva salvarsi e vittoria di soli 4 punti, con D'Ercole e, ovviamente, Datome sugli scudi. Pensate: rileggendo le statistiche c'è un Taylor da -4 di valutazione, un Lawal da  9 punti e un Goss appena sufficiente. Da allora tanti altri scudetti vinti, ma i più belli sono stati quelli del terzo posto, poi dei quarti di finale vinti a gara 7 e infine quello della semifinale vinta sempre a gara 7, contro Cantù, quando nessuno avrebbe mai pensato che Roma sarebbe veramente passata. A questi ragazzi speciali va semplicemente detto grazie, per aver risvegliato il basket a Roma e per aver fatto emozionare una città intera. Siete speciali, guai a dimenticarsi di voi.

-A proposito di basket: ha vinto la più forte, ha vinto la migliore. Ieri Siena ha dominato, come forse era riuscita solo in gara 1, una partita di nervi più che di pallacanestro. Roma ha lottato, ma le bocche di fuoco degli avversari erano veramente troppe da tenere sotto controllo e non bastano gli ottimi primi due quarti per continuare a sognare.

-L'immagine più bella? L'ottima partita di Carraretto, uno di quelli che c'è sempre stato e che ieri è stato nettamente fra i migliori in campo. La più brutta? Scegliete voi tra la follia di Toti e gli sfottò gratuiti di Brown nei confronti di Goss. Purtroppo non tutti sono capaci a perdere, e non tutti sono capaci a vincere, ma tant'è.

-Il sottoscritto è dichiaratamente di parte, ma il discorso sugli arbitri non passa inosservato. Dopo le polemiche di gara 4, mi sembra oggettivo ritenere che il doppio tecnico (ed espulsione) a Calvani si può anche accettare, ma le continue provocazioni di Brown e i tecnici fischiati a Goss e D'Ercole (quest'ultimo in accoppiata con Janning, ma se veramente vi è sfuggito da chi è partita la provocazione allora è meglio che compriate un paio di occhiali), siano stati a tutti gli effetti uno schifo. L'antisportivo a Ortner è solo una magra compensazione, che lascia tanto veleno e tanto amaro in bocca.

Goss 5; Jones 4,5; D'Ercole 6,5; Datome 7,5; Bailey 6,5; Taylor 5; Lawal 6; Czyz 6; Lorant 5

Brown 7; Eze 6; Carraretto 7,5; Kangur 6; Sanikidze 5,5; Ress 6; Ortner 7; Janning 7; Hackett 6,5; Moss 7,5

1 commento:

  1. presunti campioni parecchi ma anche Bodiroga ed altri che poi hanno fatto bene altrove, scarsa programmazione quello sì.
    la compensazione arbitrale è la cosa peggiore che ci possa essere (a parte la malafede a cui non voglio pensare)

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