- Ad un'analisi superficiale, questa partita si è decisa sulla magata di Denton e sulla cazzata di Gentile, che consegna la palla alla difesa nella rimessa decisiva.
Facendo un'analisi approfondita, Milano deve recriminare sul secondo quarto dove non ha segnato per 5 minuti (1 punto su libero nato da un tecnico) e sul fatto che molto spesso ha prodotto attacchi sbilanciati che hanno portato ad un contropiede lituano.
- I lituani hanno dominato a rimbalzo, e per lunghi tratti hanno imposto la loro difesa, facendo leva sulla loro fisicità. I giochi di Milano iniziavano sempre lontano da canestro e le iniziative personali si infrangevano su i lunghi in maglia verde.
- Jasikevicius è quel giocatore che rende evidente ogni minima sbavatura della difesa. Ha pescato splendidamente ogni uomo perso sulla riga di fondo dalla retroguardia in maglia biancorossa. I suoi ci mettono del loro rovinando alcune gemme del lituano, ma da veder giocare è sempre un piacere. IMMORTALE.
- Lawal e Samuels non sono lunghi da Eurolega. Samuels deve capire che in questa competizione non puoi andare su come una mozzarella, soprattutto se non sei Tim Duncan. Lawal paga il salto di qualità tra il nostro campionato e la massima competizione europea. Il suo atletismo non riesce a fare la differenza come in altre occasioni.
- Lavrinovic è un lontano parente di quello che abbiamo visto dominare a Siena per anni.
- Langford da play per la terza partita di fila, soprattutto quando tutto si decide, la dice lunga su i problemi in cabina di regia della squadra di Banchi.
- Gentile assolutamente dannoso questa sera.
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