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Puntualizziamo Cantù - Milano

- Cantù si aggiudica con pieno merito, un derby che ha quasi sempre controllato. La differenza la fanno i marchi di fabbrica della squadra di Sacripanti. Il 48 % da 3, e l'ottima difesa che porta Milano a 13 palle perse, sono i principali motivi per cui i ragazzi di Sacripanti si aggiudicano la sfida.

- Il grande capolavoro tattico di Sacripanti è nel come è riuscito a togliere Langford dalla partita. Jenkins è perfetto nell'incollarsi al texano e con l'aiuto dei compagni di squadra riesce a mandarlo fuori giri. A ogni blocco portato per liberare la guardia dell'Olimpia, la difesa di Cantù rispondeva con un raddoppio aggressivo e rapido che portavano l'attacco di Milano a diversi metri dal canestro. Milano ha sofferto moltissimo la scarsa vena realizzativa della sua prima opzione offensiva.

- I maggiori protagonisti in maglia biancoblu rispondono ai nomi di Leunen e Aradori. Non saranno gli mvp del match, ma il primo ha messo una serie impressionante di tiri da 3 che non hanno mai permesso a Milano di prendere il largo nel primo quarto, e il secondo ha messo a segno una giocata da 4 punti che ha ricucito lo strappo di Milano, che si era portato sul +5. Fondamentali per indirizzare il match in favore di Cantù.

- Gentile (quello in maglia biancorossa) è stato criticato tantissimo in questa stagione, ma non ha mai sbagliato le partite importanti. Oggi è stato il principale motivo per cui Milano non è uscita prima dalla partita. Peccato che si trova solo nella desolazione dell'attacco milanese, oggi assolutamente "asmatico" nel secondo tempo.

- Se esistono critiche a un giocatore come Leunen, il campionato italiano merita di perdere tutti i giocatori che sanno un minimo giocare. Se i tifosi canturini non sono soddisfatti del biondo, noi lo prendiamo volentieri, in cambio della salma di CJ Wallace.

- Milano attende con ansia l'arrivo di Hackett perchè i problemi in regia cominciano a essere imbarazzanti. Troppo spesso l'attacco si affida alle giocate dei singoli, sperando nella giornata buona di Langford e Gentile. Sicuramente Banchi è uno che non proporrà mai un gioco scintillante, ma giocare in questo modo non può che esporci a diverse mazzate sia in Italia, che soprattutto in Europa. Non è possibile che basti un raddoppio per mandare in crisi l'attacco in maniera irreversibile.

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