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Puntualizziamo Milano - Avellino

- Milano vince la partita, conducendo il gioco nel primo tempo e dominando nel secondo. Il 120-42 di valutazione complessiva  è la chiara dimostrazione della differenza tra le due compagini. L'Olimpia strappa i due punti grazie al  dominio sotto le plance (44 a 27 il computo dei rimbalzi) e la feroce difesa che manda in confusione l'attacco della Scandone, che ha pagato oltremodo l'assenza di Lakovic in cabina di regia.

- Lakovic è un giocatore che non mi è mai piaciuto, ma nel nostro campionato bisogna ammettere che è uno che sposta. In una lega dove il gioco più gettonato è il p'n'r, lui è probabilmente il più forte interprete in questo tipo di attacco. I tiratori di Avellino hanno patito la mancanza dei soliti spazi che lo sloveno è solito creare con le sue incursioni. Cavaliero e Spinelli hanno provato a colmare questa mancanza, ma fanno un altro sport rispetto all'ex-Barcellona. La Sidigas non può prescindere dal suo play titolare.

- Ennesima prestazione da MVP di Melli. Il buon Nick ha messo in mostra numerosi miglioramenti in questa prima parte di stagione. Tra i tanti passi avanti, c'è nè uno che salta all'occhio più di tutti gl'altri, ossia la capacità di leggere le linee di passaggio. Ogni partita il numero di palloni sporcati è impressionante, e la 1/2 schiacciate a partite sono lì a dimostrarlo.

- L'effetto Hackett sembra durare. Se l'esordio con Cremona era poco indicativo per i manifesti limiti dell'avversario, la prestazione con Avellino può far ben sperare per il futuro. Segna solo 4 punti, ma il 6 assist sono solo la punta dell'icerbeg della partita dell'ex-Siena. Il ragazzo si sta sacrificando per migliorare la gestione del pallone e dell'attacco. Si ha la netta sensazione che con lui la palla sia meno stagnate, e che spesso si arrivi a un tiro aperto.

- Milano nasce e muore con quello che fa nella sua metacampo.

- Avellino necessita di un secondo play, che dia minuti di riposo a Lakovic e che sia comunque in grado di generare pericoli offensiva, e di innescare i tiratori. Se la Scandone trova un giocatore di questo tipo può davvero puntare allo scudo, perchè i mezzi tecnici ci sono tutti. Spinelli fa tenerezza e Cavaliero ha evidenti limiti in fase di gestione del possesso. Vive con il tiro da fuori, ma farlo palleggiare e chiamare gli schemi per 30 minuti ogni sera è il miglior modo per limitare l'attacco irpino.

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